Quando tu dormi
come un bambino
la mia insonnia ti veglia,
e come una madre
ti accarezza le mani.
È già autunno, per noi,
e la notte da domani
si ingoierà a morsi
i nostri piccoli giorni
fino a farli sparire
nel buio intestino.
Sarà per questo
inevitabile equinozio
che sento di amarti
immensamente di più
nel grigio mattino.
Mi sono sempre piaciuti i versi. Li leggi e comunicano attraverso tutti i sensi, non solo con le orecchie che ascoltano o gli occhi che li leggono… te li figuri, li immagini e devo dire che tu ci riesci bene…sono arrivato ora…do un’occhiata in giro se non ti spiace… 🙂
Accomodati e fammi sapere! 🙂 E grazie del tuo commento e delle parole gentili
E’ un piacere Silvia…