Ho una voglia tremenda
di disegnarti
varcare i contorni
della morte
graffiando il foglio
coi tuoi rugosi contorni.
Madre non so!
Non ricordo il tuo viso
e non c’è foto,
per quanto io cerchi,
che ti ritragga
per come eri dentro
e l’occhi azzurro
tremendo
che vedeva oltre
e noi ridevamo,
ma quello che diceva
era tutto vero…
E’ durissima quando di una persona molto amata si riesce solo a vedere un’immagine fissa, magari anche un po’ sfocata, e sembra perdersi tutto quello che la rendeva viva, in movimento, lo sguardo mai uguale a se stesso, un sorriso che appariva e scompariva, una sfumatura della voce. Però sto scoprendo che è vero che nulla di tutto questo si perde mai e resta a comporre quel quadro complesso che siamo e che cerchiamo ogni momento di essere.
Un abbraccio
Grazie! È molto vero: in noi c’è e resta molto delle persone amate, e scopro spesso che viene fuori nei momenti difficili e ci aiuta ad avere coraggio
La composizione è meravigliosa, aspra come il dolore…
Grazie Kalosf! È nata dal cuore, senA interruzioni né incertezze.
bellissima!!
Grazie Giovanna!
Cinzia è bellissima e molto tenera 🙂
Grazie Lory! Silvia 🙂
Bellissima cara Silvia, emozioni che non hanno tempo. Grazie per questa condivisione così accorata e dolce, si percepisce il grido soffocato della disperazione ma anche la tempra e la forza di una donna che non cede all’assenza ma invece vuole a tutti i costi portare con se i sensi di quell’appartenenza, madre/figlia, che si riverbera non solo di ricordi ma di assoluto amore. Una dedica struggente che ti fa onore. Ciao
Grazie Sarino! Nei momenti difficili cerco e riconosco in me la forza di mia madre.