Volge il giorno alla sera
e l’inesorabile sera
volge alla notte.
Non chiediamoci lo scopo,
né che cosa resta,
di queste nostre ore.
Abbiamo fatto tutto
ciò che l’inestricabile nodo
del destino con il caso
ci ha concesso di fare,
e, finché è durato, è stato reale.
Questa dunque è la vita
che si scontra amara e dura
contro la cortina delle stelle
e il nostro vizio di sognare.
Oh, se sarà bello, più tardi
lasciarci ingannare e sognare
così benignamente stolti
da parerci tutto vero!
Ancora una volta, per illustrare la mia poesia, ho usato una fotografia di Paolo Scarpellini, scegliendola fra quelle che fermano istanti diversi del giorno sulla stessa passerella di legno che corre verso il mare.
Sognare… Che luttuoso lusso c’è concesso.