Come un respiro grande
che tutta mi prende
dalla testa alla coda in vestigia
e alza il petto e la pancia e il torace
e Kundalini si dimena nella bella schiena…
(Questo avveniva un tempo,
ed ero assai serena,
quando tornavo a casa,
nella sera fredda e nera,
fendendo per strada l’inverno
con la mia prua sicura.
Sentivo il fuoco dentro
di gran stufa a legna
e le mie mani divennero pietose
e mi vibrava l’aria intorno
tanto da guarire i mali,
quello fu un buon tempo.)
…Così vorrei che diventasse
questa mia larva di misera vita.
Essere un’onda di marea immensa,
dell’ eterno universo
lambire la costa…
Nelle tue splendide parole si entra in punta di piedi e ci si guarda intorno, come in una stanza di cristalli, per non rompere niente… 😉
Davvero delicato e a me molto gradito il tuo commento! grazie, buona serata!