Continuerà il sole il suo lento cammino
inesorabilmente verso l’ occaso
dietro la piazza, prendendo, non visto,
la strada del mare. Io lo so bene,
però non lo scorgo dalla terrazza
all’ultimo piano di questo quartiere.
Vicino al cantiere, all’inizio del viale,
c’è un piccolo approdo di scogli e di rena.
Prenderà la sua barca, nascosta a ridosso
di tamerici e palme straniere.
Remando, remando, tingerà l’acqua
del mistico oro delle sue braccia.
A mille remate dalla Bellana,
si tufferà svelto, levandosi il manto
di porpora fine, gettando uno sguardo,
velato di verde, al mondo serale.
E, inabissato in un luogo profondo,
sprofonderà nel suo sonno regale.