Mi costruirò tramonti in casa,
scenari di deserto
e verdi acquari trasparenti
con i faretti e qualche clic
e, naturalmente,
un programmatore intelligente.
Basterà questo a placare
la mia voglia di viaggiare,
a far tornare nella mente
il respiro sanguigno
del vento del mar Rosso
e la sagoma del Sinai
e il suo fuoco che la notte
si ingoiava in un sol morso ghiotto?
Clic. E spegnerò il ricordo
col telecomando, abbuiando
il corridoio e la mia mente.
Come mi compenserà il soffitto
per aver perduto il giorno?
Chi mi ridarà le stelle?
cara Silvia questa è Poesia!
Bellissima.
Grazie
Grazie a te per le tue bellissime parole!