Pugnalò l’anguria al cuore,
il resto della fetta,
così, tanto per sfogo,
come un assassino
che se ne va di fretta.
Era per raccontare
senza dover spiegare
quanto facesse male
quel disgraziato amore
che lo feriva a sangue
ma senza far morire.
Eppure gli piaceva
viveva di quel rosso
di carne maciullata
e col sorriso triste
la bocca vi affondava
e si vampirizzava…
Viviamo dei nostri dolori e senza quelle ferite forse ci sentiremmo persi…
giraSole