Quando sembrano narcisi
quei frattali
che l’assistente virtuale
mi propone
mentre aspetto
la tua telefonata
con il cuore emozionato
-e la mente dovrebbe lavorare-
in mattine, insomma,
come questa,
passate in penitenza,
io mi accorgo, e lo detesto,
che un’altra primavera
rinasce tutto intorno,
a mio dispetto.
Solo il mio prato
è arido e divelto,
coperto a tratti
da un po’ di ghiaccio sporco
e vola intorno un corvo
al mio camino spento,
gracchiando al cielo grigio
che sei andata, un giorno
e non farai ritorno…