Pareidolia viola
balenando spaventa
la notte.
Sei tu, mamma,
che ti aggiri nell’eremo,
insonne, espiando?
O è la verità
del mio tempo terreno
che grida rimpianti
e teme l’oscuro
futuro?
O è semplicemente
una scelta cromatica
errata
della retina impazzita
che getta sconforto
sulla palpebra chiusa,
già addormentata?
Bellissimi versi che pongono domande a cui non si riesce a rispondere. Eppure bisogna chiedere e chiedere. Complimenti, Slivia!?
Grazie Marcello! Mi sono lasciata andare ai miei deliri poetici, ma la mia parte razionale, così difficile da tacitare, ha già la sua risposta…
Colore molto spirituale e metafisico, il viola. Molto bella.
Grazie nerodavideazzurro! Nell’ambito esoterico, in effetti, il viola ha una forte valenza spirituale. Io, per ponderata scelta e convinzione, me ne sto al di fuori da questo campo. Tentavo di fare un ritratto di mia madre ai bei tempi della giovinezza, traendo ispirazione da una splendida vecchia foto e cercavo di delinearla con precisione, poi ’ho “vista” così, evanescente, sospesa nell’eternità indefinita di ciò che fu e ho creato questo “fantasma” viola, che è lei, è me, è l’illusione di un battito di palpebre.
Ti ringrazio di questa condivisione 🙂
Buona serata.
Buona serata a te!
Non possiamo vivere senza domandare e domandarci…è nell’umana natura.
A volte è solo la nostra angoscia esistenziale che ci fa porre le domande… le risposte le intuiamo già!