Poi arriva un anno
che sembrava come l’altro,
ma vivendolo ti accorgi
che ogni giorno
è un po’ più amaro,
greve, lacrimato, stento,
quello dopo ancora peggio.
Ogni tanto,
se ti è consentito farlo,
alzi gli occhi verso il cielo
e non trovi il caro luogo
dove custodivi il tempo
per far veri sogni grandi.
Le cicatrici nei nostri animi sono destinate a moltiplicarsi nell’andar del tempo. Siamo tutti reduci dal fronte quotidiano delle disillusioni. L’unica arma per difenderci, il balsamo di qualche parola da far risuonare verso quel punto del cielo dove vedevamo combattere, contro il vento contrario, i nostri sogni.
Grazie flameonair
Aggiungo che in questi giorni provo fortemente il rimpianto di aver spesso puntato ai cosiddetti obiettivi (fra l’altro scarsamente raggiunti) perdendo di vista gli scampoli di tempo quotidiani di “piccole” felicità. Grazie ancora per le tue belle riflessioni.