Quanto fu lieta
la casa ora vuota?
Se passo la mano
sull’ intonaco scabro
sento ancora il dolore
di nocche deluse.
Nell’ eco dei muri
sospiri di spose
qui prigioniere
di un lungo torpore,
i lamenti degli avi
negli anni senili,
le liti, gli affanni,
il disgusto dei morti
per i nuovi inquilini.