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Ore ventuno e venti

By Poesia No Comments

Persona astratto

Scusa, volevo dire

che sono più delle nove,

le ventuno e venti

per essere precisa.

E non tirarmi così,

in questa raffinata tortura

antica come Ettore e Achille,

legata al tuo carro

lungo la rovinosa

strada del destino,

i miei fragili polsi

e la testa già immersi

nel  sangue dorato

dell’occaso,

io, obolo estremo

di un amore sfinito

e le caviglie sottili

coi piedi in cammino

verso l’oriente

e il suo sole nascente.

Mi spezzerò presto

per questa agonia

che da tempo mi è vita…

Maleficio

By Poesia No Comments

maleficiomaleficamentemalefico

Nulla mi piace

di quel che conviene

fare a quest’ora.

Esorcismi contro il male

vorrei operare, gridare,

imprecare,

e, se va proprio storta,

bruciare

come le streghe.

E la mia catasta

sfrigolante fumigante

mi sarebbe, io credo,

letto di petali di rose

se solo io potessi

sapere

che tutto il male

che mi è stato dato,

una tortura d’anima

visceri e sangue,

sulle tracotanti spalle

di chi me l’ha fatto

ricadesse decuplicato.

L’abbandono (musica che fa male)

By Poesia No Comments

pianoforte firmato dimagrito

Col maglio di Stravinskij

forgia il cuore

note contorte

battute e ribattute

sopra incudini

roventi di dolore.

 

Cade il tempo

da orologi di tortura

ed ogni istante

ridiventa eterno

nella liquidità

del male universale.

 

Funamboliche dita

di un pianista geniale

in staccati martellanti

di scintille minimali

ripetono risate

dei giorni dell’amore.

 

Un recitativo folle

grottescamente implora

un canone eterno

di ricordi incalzanti

così che io muoia

ancora ancora e ancora…

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