Non so cosa sia successo
ma è stata la tua voce,
o il ricordo di te,
la foto di una piccola te,
come sei nell’anima,
catturata dal diaframma
delle tue iridi striate
viola meraviglia,
rivolte all’interno
verso, pum, pum, il cuore,
e mi sento il re di Napoli.
Un pochino più tardi,
forse la mattina dopo
esser diventato uomo,
per quanto cresciuto
sarà il coraggio da leone,
ti darò un bacio,
ti farò innamorare,
mia Lucrezia, perché io di te
sono già innamorato!
Commenti recenti