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L’invalicabile orizzonte della morte

By Poesia No Comments

edicola tre colonne_Fotor

Nostalgia che non può

varcare il mare

di questi molti,

silenziosi giorni…

Ah, tornare, io,

procellaria che non sa

sorvolare il vento,

cercare il nido

del tuo tempo ignoto,

trovarlo, amore mio,

trovarlo vuoto!

Il fianco della montagna dei sogni

By Poesia One Comment

montagna graggita

E sogno ostinatamente

di volare.

Dopo tanti anni

il sogno ancora quello,

le mie ali non so,

non me le vedo mai.

Apro la finestra

e non è suicidio,

fa un po’ paura,

è solo libertà.

L’aria sempre

così tersa e l’azzurro…

solo la montagna

stavolta è diversa.

Pare d’autunno,

vestita di rami,

ma le foglie oramai…

e il suo fianco è graffito

dal martirio del tempo.

La pendola

By Poesia 6 Comments

pendola

Nudità estrema della sera.

Chiacchiere altrui

dalla parete accanto

l’anima trema.

Ho fermato la pendola

per non sapere del tempo

eppure la notte

mi fa ancora paura.

Anubi

By Senza categoria 6 Comments

Anubidue

Quando l’universo

avrà finito il tempo

e il dio ritornerà perfetto

rientrando in se stesso

mi fonderò con te

come non hai provato,

fuoco nel fuoco

fuori, intorno e dentro

e il nulla avrà un suo senso

dopo.

Avec le temps

By Poesia 4 Comments

Vecchiaparigitre

Aspettavamo il tempo dell’Ofiuco,

favoleggiando sul tredicesimo mese.

Placidamente noiosa, la notte di Parigi

ci accoglieva, senza alleviarci il cuore,

né le belle cose che ci affannavamo a comperare

levavano il vuoto, la paura, il dolore.

Molto più tardi, centellinavamo il piacere

in sottili perlage di lussuria, come fosse champagne.

Piacevolmente, come fosse caviale,

masticavamo le perle dei nostri giorni francesi.

Ma neanche quell’anno, mon amour, amore,

per quanto ci ostinassimo a sognare,

riuscimmo a piegare l’ellissi del mondo

o la curva del tempo al nostro volere.

La diafana mano

By Poesia No Comments

manocielofirmata

Molto oltre le pagine del tempo

scriverò il libro che sarebbe stato

se io fossi rimasta ancora e tu

mi avessi amato. E violerò le sue

tenaci leggi, cancellerò il presente

inventerò futuro, richiamerò il passato.

E farò il gesto che avrebbe mosso il mondo

o l’universo, almeno il nostro

e stringerò, oltre il sognato sogno,

fra cento e più anni o già domani,

la tua diafana mano con le vene

che, tremante farfalla, cercherà la mia

in fuga da un millennio o poco meno…

Je suis malade

By Poesia No Comments

scaladepressauno

Cammina

ma è come se stesse

in ginocchio.

Sale le scale

e la sua anima striscia

come l’ombra

sul muro.

Sente il vuoto dentro,

eppure gli pesa

portarselo dietro.

Il suo tempo si sbriciola

come le ossa di un vecchio

e ne prova un dolore

Nemmeno l’amore

lo consola

e la vita vola…

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