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L’identità

By Poesia No Comments

identità

Equilibrio perfetto

fra il vuoto che ho dentro

e questo bel tempo.

Nessun flusso o riflesso

della psiche allo specchio

solo una figura illusa

di una tridimensionalità

che invece non ha.

Mi lavo i capelli

però non li asciugo

ed ecco che spunta

la mia anima annodata,

tormenti ritorti

di ciocche sottili,

sarebbero boccoli

se avessero un nesso,

però basta questo

per darmi più senso,

quasi inseguendo

la libertà.

 

Tradimento

By Poesia 5 Comments

Manichino nudo con cintura verde

Guardi queste vetrine

sventrate dai saldi,

e dalla tua voglia di cose.

Sai che non ti capisco,

però non ti abbandono,

tu compri le cinture

che mai ti cingeranno

col caldo di due mani

e fai i sorrisi sazi

come durante il sesso.

Sei col vestito nuovo,

ti guardi nello specchio,

la luce dei tuoi occhi

è quella dell’amore.

Turchese calmo

By Poesia One Comment

calma-piatta

Rosa tramonto il cielo…

Quattro scogli neri

gettati contro il mare

e un pezzo di molo

a generare calmo

uno specchio turchese

dove l’anima prega

prima di nuotare.

Piccole icone (il vero matrimonio)

By Poesia, Senza categoria No Comments

icone

Il vero matrimonio fu celebrato un giorno,

non mi ricordo quando, ma c’era il sole e tanto,

almeno quello dentro. Non mi ricordo dove,

ma certo fu sul mare, quel piccolo paese…

Il tempio, una vetrina, di quelle fatte specchio.

Tu fosti il celebrante, e questo il breve rito,

guardandoci riflessi, dicesti col sorriso:

“Siamo una bella coppia e avremo due bambini.”

Espressi il mio consenso, scandendo loro nomi,

anzi, per il maschietto, lo pronunciammo insieme,

per la bambina, invece, lo dissi solo io.

Poi ci baciammo un poco, scambiandoci il respiro.

Stringendoci la mano, lasciammo quella chiesa,

e intraprendemmo un viaggio che più non è finito.

Homunculus sensitivus

By Poesia 5 Comments

homunculus sensitivus firmato

Percorro con le dita

la testa fra i capelli

a cercare, chissà,

i pensieri molesti

nodi da sciogliere

un giorno o l’altro,

e ci vuole coraggio.

Mi tasto la faccia,

dopo tanta assenza

di me da me stessa

per vedermi di nuovo

senza sguardi allo specchio.

Un’immagine viva

sulla pelle in affanno,

un homunculus nudo

con il cuore gigante

squarcia i miei polpastrelli.

La Naiade

By Poesia 3 Comments

naiade firmato

È da ieri che penso

alle ninfe dei boschi,

di monti, di laghi,

di fiumi, di prati…

La loro freschezza

oramai mi è negata,

mi guardo allo specchio,

il mio antro del vero,

e spero che un dio

venga un giorno

ad amarmi

e mi renda immortale

mutandomi in fonte…

Karma inverso

By Poesia No Comments

Ingranaggio

Da questo notte

c’è vento forte

e per la strada

si fatica a camminare.

Oggi due persone

che non conoscevo

mi hanno detto

che sono dimagrite

senza motivo,

in quest’ultimo mese,

una alla fermata dell’autobus,

una dal verduraio.

Io non sapevo che dire,

le ho consolate

come potevo.

Poi, a casa,

mi sono guardata

negli occhi allo specchio

e mi sono domandata

quale mai fosse il senso

di tutto questo.

Non sempre è facile

By Poesia 2 Comments

TORNARE

Non sempre è facile

tornare

arrampicata sullo specchio

di un ricordo

perduta nelle lacrime

più amare

la strada cancellata dal dolore

pioggia d’aghi

che cade sopra il cuore

Anno dopo anno, il presepio

By Poesia 2 Comments

fonte presepio BN

Disparità dei prati

di muschio scabri

che arrampicano monti

di carta piegata.

Acqua di alluminio

inventa una cascata.

Un fiume di specchio

spegne la sete

di un gregge di gesso.

La capanna stellata,

non più che una speranza

già tradita…

E, sopra tutto, le mie mani

a costruire le cose del passato

e nella fonte di acqua vera

le parole che non ho

saputo dire…

Un anno

By Poesia 4 Comments

tartine

È stato un anno molto duro,

e il nostro amore strano.

Cerco qualcosa di noi, se è rimasto

e non so dove posso trovarlo…

Sotto il cuscino forse?

O in una fetta di salmone,

nel gusto strano, intenso,

che ti rimane in bocca e sulle mani?

O nelle perle di caviale nero

le poche ore stritolate sotto i denti

per masticare i resti rotolanti?

O nell’aria della stanza ancora chiusa

vedere e rivedere quei risvegli…

Quando diventammo noi così diversi,

un piede giù dal letto ed è la fine?

Noi siamo ancora e sempre noi,

ma io mi osservo e resto io

e tu ti guardi e resti tu.

E il nostro amore così grande,

così incapace di fusione

svanisce lentamente nello specchio.

 

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