Com’era dolce, sorella,
parlarti di lui nel serraglio
e sognare le notti d’amore
che non ci furono mai.
E tu mi lavavi i capelli
e tiravi e piangevo e lisciavi
(e poi mi baciavi)
per renderli morbidi e belli
come la seta, dicevi,
e mi insegnavi a danzare.
Mi par di vedere quei giorni
e gli oli, i profumi, la frutta,
le risate innocenti, i candidi denti,
e l’ombra e le grate gelose
che ci celavano al sole.
Dov’è il nostro oriente, sorella?
Dove brilli, mia giovane stella?
(Disegno ispirato a un dipinto di P.Bouchard)
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