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Petalo per petalo (omaggio a Platone, guardando una rosa)

By Poesia 4 Comments

rosita

Com’è bella la bellezza!

Non per quanto splende,

ma per l’embrione

di gemma che la precede,

per il misterioso respiro

del suo frattale musicale,

per la mente universo

che tutta la contiene…

La palizzata lungo la duna a primavera (la morte e la vita)

By Poesia 5 Comments

duna col rosa

La duna si è offerta

ai venti fecondi

e  ai connubi d’amore

graffiati dal mare.

Ritorna la vita

fra la sabbia salata,

di rosa, di giallo

si è rivestita.

Eppure c’è un legno

che, per quanto si affanni,

per quanto sospiri,

non prude di  gemme,

né arde di fiori,

né manda radici

a suggere umori…

Il volo

By Poesia 8 Comments

fenicottero bianco nero

Tu che la primavera già fuggi

e il rosa fenicottero dei sogni,

tu che le piume dei tramonti

e i canti di cristallo dell’amore

in marcite di fango disperdi,

spiega il tuo volo già oggi!

Non senti, davvero non senti,

nell’aria, nelle acque, nel vento,

che il giorno del volo è già giunto

che è tempo, tempo di migrare?

Il nostro futuro

By Poesia One Comment

rosa tempesta

Per quanto rosa fosse ieri il cielo,

oggi, amore, vedessi come piove…

Ah, che poco accorti siamo stati!

Là, sopra i bordi del sereno e l’oro,

dentro il ventre malato di un azzurro strano,

si dibatteva il mostro dal mantello nero

e noi due, la nostra giovinezza inerme insieme,

senza un pensiero al mondo ridevamo.

Haiku

By Poesia 7 Comments

rosamorente

Finalmente qualcuno ha zuccherato il tavolo bevendo il caffè, stamattina, e allora… via coll’arte effimera!

 

Languida muore

sotto il cielo invernale

l’ultima rosa

Alba a Sordevolo

By Poesia 4 Comments

Sordevolo pittorica all'alba

Dalla finestra all’ultimo piano,

affacciata sul rosso dei tetti,

vedevo l’alba entrare in paese

furtivamente, strada per strada,

trascinando filacce dorate

che l’aspro artiglio della montagna

dalle vesti le aveva stracciato.

Non udivo il rumore dei passi,

ma argentee note, come di cetra,

cadere a gocce e petali rosa

nel silenzio del calmo mattino.

Poesia sul fiore (ballata di strada su un amore tragico)

By Poesia 4 Comments

rosarosettafollia

Chi curerà la mia paura,

la cecità delle mie notti insonni,

chi fugherà la notte dai miei sogni?

Mi manchi, amore mio. Lo so: sono banale.

Vorrei parlarti con la brillante voce

che al pomeriggio risorge dalle aiole.

Sono le rose, amore dolce,

le rose gialle e rosse che dicono colore.

Chi curerà la nostalgia

ed il rimorso per il tuo precoce volo?

La primavera, amore, sboccia adesso,

ma le manca la luce del tuo sguardo.

Mi ossessiona la mente il caprifoglio

sdraiato fra la panna dei suoi fiori

a suscitare il delirio dei mie sensi.

Sento il profumo della pelle calda,

brucia il tuo corpo offerto alle carezze.

Non volevo dirtelo, lo so, tu piangi spesso:

la nostra colombella è morta stamattina.

Il nido silenzioso mi ha avvertito.

Ah, l’inesperta, piccola creatura

ha scelto male la sua prima casa!

Il gelsomino l’ha accolta e l’ha sedotta,

me l’ha uccisa con l’esca del profumo.

Chi curerà la solitudine,

nei lunghi corridoi dalle infinite svolte,

dove risuona l’eco dei tuoi passi,

leggeri come petali caduti?

Questa è la vita adesso, amore mio:

un delirio di odori e di colori.

La cura, lo sapevi, il tuo ritorno…

Sei tu il mio fiore o tutti i fiori.

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