È stato un anno molto duro,
e il nostro amore strano.
Cerco qualcosa di noi, se è rimasto
e non so dove posso trovarlo…
Sotto il cuscino forse?
O in una fetta di salmone,
nel gusto strano, intenso,
che ti rimane in bocca e sulle mani?
O nelle perle di caviale nero
le poche ore stritolate sotto i denti
per masticare i resti rotolanti?
O nell’aria della stanza ancora chiusa
vedere e rivedere quei risvegli…
Quando diventammo noi così diversi,
un piede giù dal letto ed è la fine?
Noi siamo ancora e sempre noi,
ma io mi osservo e resto io
e tu ti guardi e resti tu.
E il nostro amore così grande,
così incapace di fusione
svanisce lentamente nello specchio.
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