So come ti senti.
Stai come me quando sogno,
o come Alice,
ma in un altro paese.
Questo continuo andare
da un posto all’altro
senza capire dove siamo,
di corridoio in corridoio,
o per le scale,
quando le scale non ci sono…
Con la mente che oscilla
come fosse una molla,
o una palla che salta
e poi si incolla in alto,
senza rimbalzare.
Anche del corpo
non ci si può fidare:
A volte è lungo e stretto,
a volte corto e molle,
tutto trafitto dal dolore,
che però serve per capire
dov’è la mano e dove il piede
e continuiamo a camminare…
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