Non più cantore
di anoressiche lune,
aguzze per un ultimo
quarto d’anemia,
ora il mio verso
assomiglia, io credo,
a un bel raglio d’asino
molto sonoro.
Non disperderti, sai,
a sfidare i miei ragli
in inutili contest
d’ispirata follia,
perché vincerei:
Giorno per giorno
mi bevo la vita
e intanto la canto
bella o brutta che sia…
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