sarà una o slabbrata
con narici da clown triste
e occhi tondi spaventati
Quando la pietà del marmo
negherà al tuo chiaro sguardo
il mio sembiante disarticolato
di marionetta troppo magra
che nei vestiti larghi e stinti
esegue danze senza tempo
sulla solenne musica del vento
Quando dai nostri incontri
non privi di passioni
secernerai soltanto lacrime,
feconde di recise rose e viole
Quando mi mancheranno voce,
ispirazione, estro, sensi e tempo,
per convincerti ad amarmi,
allora mi vorrai, ma sarà tardi.
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