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Bello e bruno

By Poesia No Comments

Si scaffala la memoria

in cassetti polverosi,

poi, un giorno, tu,

come un pagliaccio

a molla, salti fuori.

Ma come ho fatto

a non pensarti mai

in tutti questi anni?

E come hai fatto tu,

che hai rovinato tutto,

a non pentirti mai

e a non cercarmi?

Ah, inutili pensieri

devastati dai tarli!

Tu fosti bello e bruno

e pieno di disprezzo,

la donna intelligente

proprio non ti piaceva,

me lo dicesti anche,

però baciavi bene

e mi sentivo, allora

così tradita e sola

per altri ingrati amori…

Ti volli, ti sorrisi,

illusa di cambiarti…

Sei vivo, o forse morto,

proprio non me ne importa.

Ora ti ficco dentro,

dove sei sempre stato,

solo mi spiace un poco

di averti ricordato!

 

 

 

Trasloco

By Poesia No Comments

esco

Sapendo di andar via,

guardo le due stradelle

che mi erano prigione

e in fondo vedo il mare,

un carcere anche lui,

fatto per trattenere…

Cerco di immaginare,

mi sforzo di provare

l’amara nostalgia

che io dovrei provare.

Come per certi lutti,

adesso come adesso,

non me ne importa niente

di tutti questi giorni

che presto svaniranno,

del vento della sera,

così sapido e algale,

come di un moribondo

che un po’ mi ha fatto male.

Ma poi verrà redento

per esser trapassato

tutto questo mio tempo

che all’ultimo io ho odiato?

Lo so, da sotto il letto,

quell’ultimo mattino,

mi sbucherà un pensiero,

ancora un po’ bambino,

mi prenderà per mano

per farmi ricordare,

ecco, sarà il suo dono,

come quel cofanetto

che avevo in sgabuzzino

e piangerò per tutto

il bello assieme al brutto,

la neve e, sotto, il grano

e la preziosità vigliacca

di ciò che, bene o male,

mai più potrà tornare.

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