Ricominciavo a Settembre
ad amare l’inverno.
Aspettavo il buio, il silenzio,
la precocità della sera.
Il cerchio giallo di luce
disegnato sul tavolo
dal lampadario.
E io ci stavo dentro.
Scrivere. La solitudine.
Il guscio caldo della casa
intorno a rivestirmi l’anima
nuda come una lumaca.
Lo strisciare lento dei giorni,
la lunga scia di parole.
Cercarti. Mentirti.
Dirti: “scaldami, ho freddo!”
Invece era amore…
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