Le messe di quegli anni
un ricordo seppellito,
un diantus profumato
nel libro di latino…
Ma, anche senza riti,
troppo mi è familiare
la contiguità dei morti,
quasi da non capire
dov’è il confine estremo
e tutto questo afrore
di mummia e di rimpianto,
la fede che non c’è,
l’ustione prematura,
tassidermia sbagliata
dei lineamenti amati
e il perdermi io stessa
in vani pii deliri…
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