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Lo studio

By Poesia 6 Comments

L’odore dello scalogno

si è chiuso nello studio,

la stanza lunga e stretta

in fondo al corridoio,

la stanza senza scampo.

La giornata è stata cupa,

la pioggia battente obliqua

attraversava i terrazzi,

bagnando tutti i vetri,

così non mi è venuto in testa

di dare un cambio all’aria.

Io poi, nel pomeriggio,

cercavo una coperta

da  drappeggiarmi addosso

per aggirarmi  tetra

con fare da teatro

e dire singhiozzando

che avevo molto freddo.

Anche il bucato, rozzo,

pendeva nel salotto,

gridando il suo volgare

parfum di ammorbidente.

Adesso è tarda sera,

la stella del lampadario,

una pazzia asimmetrica,

per questo cielo chiuso,

per questi muri rossi,

per tutti gli scaffali,

che scricchiolano di libri,

per le anime dei tarli,

per me, che scrivo e scrivo,

illumina la notte interna,

il chiuso del mio cuore,

l’afrore dei miei giorni…

Il lampadario

By Poesia 4 Comments

quasi luna

Quasi una luna

sorge allo sguardo

in camer mia

e lacrime stelle,

intorno a corona.

La luce accesa

pende a calmare

da un pianto di paura

l’anima sdraiata

sul materasso vuoto

dei sogni infranti

che batte i denti

cristallini  e tremando

contempla il domani,

nel vacuo universo

del muro scuro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Inverno a Settembre

By Poesia 6 Comments

Bernatenevecornice

Ricominciavo a Settembre

ad amare l’inverno.

Aspettavo il buio, il silenzio,

la precocità della sera.

Il cerchio giallo di luce

disegnato sul tavolo

dal lampadario.

E io ci stavo dentro.

Scrivere. La solitudine.

Il guscio caldo della casa

intorno a rivestirmi l’anima

nuda come una lumaca.

Lo strisciare lento dei giorni,

la lunga scia di parole.

Cercarti. Mentirti.

Dirti: “scaldami, ho freddo!”

Invece era amore…

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