Certe volte la mia vita
mi salta sulle spalle
e mi galoppa,
e mi frusta
con una verga
di betulla,
come una strega
e mi deride,
ha ha ha.
Ma come si fa,
dov’è finita,
mi domando,
quella fata buona
che sistemava tutto
quando ero bambina?
E mi comanda:
“Riempi la mia gerla
di legna per l’inverno,
e la bisaccia di fieno!”
E io mi curvo
sotto il peso,
la strada è in salita,
rallento, mi fermo.
E lei, con le gambette
ossute e con i tacchi
delle vecchie scarpe
mi sperona i fianchi
e io lo so
che se la disarciono
un’altra non ne ho…
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