Credi che mi sia facile
avere un dio distante
che non mi garantisce
né eterno né perdono?
Rinuncio al movimento
dei riti di preghiera,
la schiena sempre dritta,
mi manca solo il canto
e di sentirmi buona
come credevo un tempo…
Credi che mi sia facile
avere un dio distante
che non mi garantisce
né eterno né perdono?
Rinuncio al movimento
dei riti di preghiera,
la schiena sempre dritta,
mi manca solo il canto
e di sentirmi buona
come credevo un tempo…
Sento
che mia madre
mi è vicina
e lo sa Dio
in che cielo
sia finita!
Quindi è lontana.
Eppure non c’è notte
che non torni.
Che sia in lei
la nostalgia
di questa vita?
Che sia in me
un languore
di morte?
Ciao. Devo lasciarti
al tuo fragile destino.
Tu, farfalla visionaria
che in ogni goccia
di rugiada vedi Dio
e che non mangi
aspettando di volare.
Io. Accidente immerso
in un miscuglio di cibo
di fanghi di dolore
di sangue e di piacere
un fiume lento denso
che chiamo Vita ed amo…
Per un attimo dio
con le mani di dio
agito la schiuma quantistica
lo spazio tempo
del mio lavandino.
Con gemito di monadi
scoppiano e nascono
buchi neri galassie
nuovi dei e universi
per clonazione…
Quando l’universo
avrà finito il tempo
e il dio ritornerà perfetto
rientrando in se stesso
mi fonderò con te
come non hai provato,
fuoco nel fuoco
fuori, intorno e dentro
e il nulla avrà un suo senso
dopo.
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