Vengo con te fino in centro,
so che hai qualcosa da fare…
Io, nei miei giorni stracciati,
cerco appena di non morire.
Respirare soltanto non è
quel che chiamiamo vita,
ma io mi accontento,
è una sospensione del tempo
apparente, perché, mio caro,
sapessi come corrono le ore!
Così ci inoltreremo nella città
che mi assomiglia, una cancrena
di negozi aperti in tutta fretta
per mascherare la crisi,
i fallimenti, la decadenza,
la fine che in fondo al corso,
non ci son santi, ci aspetta,
ma per fortuna c’è il mare,
panacea universale…
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