E continuavo a sognare
benché rimanessero chiusi
tutte le porte e portoni
cui provavo a bussare
lungamente attratta
dalla vernice copale
e dalle bronzee targhette
con fini incisioni corsive:
Qui abita Pace, o Giustizia,
o umano Rispetto
o onesto Lavoro.
Adesso io resto seduta
sul basso gradino
del marciapiedi di strada,
tesa la mano a mendicare,
e ci sto pure assai male,
la nobiltà devastata
rivestita di stracci,
la mia fierezza distrutta
dall’impossibilità di parlare…
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