Marmorizzare il cuore
con impacchi di dolore…
Questa notte quasi bianca
con striature antelucane
di follia, così simili all’alba,
ma più dolorose al tatto
quando palpo l’anima mia…
Non farmelo più, di sparire,
andare, tornare, odiare,
poi dire di amare.
Che creatura vorresti,
uomo mio, al tuo fianco?
Credo un frigido biacco
da poter calpestare,
ma quel tanto che basta
per non farlo morire.
Strisciare, giammai,
quanto al resto, ci siamo:
Tu mi stai congelando,
e sarà molto bello
quando tutto ad un tratto
smetterò di patire…
Sarò statua di marmo,
che non dà, non riceve
ed è pronta a partire.
Commenti recenti