Lunga lettera agli amici
di sempre, che poi sarebbe mai,
se guardo proprio bene,
senza parole, senza conforto,
senza andata, senza ritorno
pareti di silenzio per i miei
graffiti, più che muti, zittiti
e quest’orrenda cecità
per i miei sguardi disperati…
Come una capra affamata
cerco il sale, il sodio, della vita
e lecco lungo i muri della strada
disgustose indifferenti amenità,
insipidi marshmallows molli
di buonismi esasperati,
che trasudano pensieri positivi
d’inquietante e rosata falsità.
Miei signori, vi immaginate Dio,
affacciato al suo balcone
di beata eternità, che ci guarda
fra le stelle ed i pianeti
e decide per ognuno che farà?
Io non sono un fan di Vasco Rossi,
ma una cosa mi piace, che cantò:
“Siamo soli…” Vi saluto, scriverò.
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