Lunga lettera agli amici
di sempre, che poi sarebbe mai,
se guardo proprio bene,
senza parole, senza conforto,
senza andata, senza ritorno
pareti di silenzio per i miei
graffiti, più che muti, zittiti
e quest’orrenda cecità
per i miei sguardi disperati…
Come una capra affamata
cerco il sale, il sodio, della vita
e lecco lungo i muri della strada
disgustose indifferenti amenità,
insipidi marshmallows molli
di buonismi esasperati,
che trasudano pensieri positivi
d’inquietante e rosata falsità.
Miei signori, vi immaginate Dio,
affacciato al suo balcone
di beata eternità, che ci guarda
fra le stelle ed i pianeti
e decide per ognuno che farà?
Io non sono un fan di Vasco Rossi,
ma una cosa mi piace, che cantò:
“Siamo soli…” Vi saluto, scriverò.
dolceamara irridente…mi piace!
Grazie Franz!
ci sono immagini molto forti (il leccare i muri ecc) che denotano un senso metaforico del corpo che apre decisamente a poesia.
Ancora grazie ?
🙂
?
Ci conto!
Non è facile liberarsi di me!?
Ne sono felice ?
Sempre un piacere immenso leggerti.
E non puoi nemmeno immaginarti quanto piacere mi facciano le tue parole! ? Buona Domenica, Giovanna!
lo sai che leggo sempre anche se spesso non ho il tempo di commentare. Buona domenica
Lo apprezzo molto!!!
Molto bello, questo rimprovero/richiesta di attenzione, mi hai colpita seriamente. È vero che siamo spesso distratti e presi da mille cose personali e non ci accorgiamo di ciò che abbiamo sotto il naso, ma non è una giustificazione ma solamente una spiegazione. Ti abbraccio ?
Grazie Giovanna!
Intensamente bella! Ciao! 65Luna
Grazie Luna!