Povera rosa,
sorpresa nel sonno
dal giardiniere,
così protesa
all’azzurro del cielo,
così indifesa
coi suoi parti sfiniti
di fiori e boccioli
e figli abortiti,
così stordita
dai suoi stessi profumi
da assopirsi svenuta
sul meriggio del muro
e lasciarsi potare!