Correvo sulla riva,
quasi spezzando
pozzanghere di luna e mare
e tu, reso inquieto
dal mio sparire,
nascosto dietro la tua enorme
maschera di gatto,
solo con gli occhi
mi sorridevi.
Oh, ti piaceva sentire col corpo
l’umido della sabbia,
come un animale.
Non volevi nemmeno
fare all’amore.
Quieto, mi accarezzavi i capelli,
che io portavo lunghi,
fino a farmi star male
e ti piaceva rinunciare.
A volte, anche il tuo desiderio
si metteva a gridare,
quasi spiacevole,
come un animale,
e solo allora, più che mai gatto,
anche nel corpo piatto,
accettavi il mio amore.
L’unica tua passione vera:
Corteggiare la morte da vicino
ed imitarla,
fino a dormire, per prova,
sulla spiaggia nuda,
coperto solo
dal vento della sera.