E continuavo a sognare
benché rimanessero chiusi
tutte le porte e portoni
cui provavo a bussare
lungamente attratta
dalla vernice copale
e dalle bronzee targhette
con fini incisioni corsive:
Qui abita Pace, o Giustizia,
o umano Rispetto
o onesto Lavoro.
Adesso io resto seduta
sul basso gradino
del marciapiedi di strada,
tesa la mano a mendicare,
e ci sto pure assai male,
la nobiltà devastata
rivestita di stracci,
la mia fierezza distrutta
dall’impossibilità di parlare…
Ma l’animo nobile trova sempre il modo di parlare, non solo con parole, anche oltre il presente.
Davvero toccante.
Grazie nerodavideazzurro, sì in qualche modo con la forza d’animo è possibile lasciare un piccolo segno
Bellissima. Colpisce al cuore e fa riflettere. Grazie per averla condivisa.
Grazie Alveck, sono contenta che ti sia piaciuta. Per me condividere è la ricompensa dello scrivere. Buona serata.
Buona notte, Silvia, fai bei sogni.