Ho pensato un poco a cosa scriverti. Mi ha molto colpito la chiusa… Immagino la musica da giostra, quella che ti rintrona le orecchie con il volume altissimo e che non ascolti, mai, si mischia al rumore della gente che scivola di attrazione in attrazione, come api che volano sui fiori. Ma da quel volo non esce polline, non esce miele. E l’estate resta vuota di tutto. Non sono se ho interpretato bene, ma mi è piaciuta, molto.
chissà se è stato preparato anche senza amore
e se è stato mangiato senza voglia
È una poesia sulla difficoltà di comunicare… sulla solitudine, sulla rumorosa indifferenza di ciò che ci circonda. Grazie della visita, buona serata!
Ho pensato un poco a cosa scriverti. Mi ha molto colpito la chiusa… Immagino la musica da giostra, quella che ti rintrona le orecchie con il volume altissimo e che non ascolti, mai, si mischia al rumore della gente che scivola di attrazione in attrazione, come api che volano sui fiori. Ma da quel volo non esce polline, non esce miele. E l’estate resta vuota di tutto. Non sono se ho interpretato bene, ma mi è piaciuta, molto.
Grazie Alveck, non avresti potuto dire meglio… Le tue parole sono anch’esse poesia! Buona giornata!
Buona giornata anche a te, Silvia. 🙂
questa foto è la negazione della legge di gravità 😉
Un “non-gelato” verrebbe da dire. Ma troppa privazione per pensare al contrario del freddo. Giusto?