Sta per scoppiare, lo sento,
l’arteria dei miei sogni
e nessuno fermerà
l’emorragia di vita.
Un aneurisma silenzioso
mi lascerà svuotata
come un otre floscio
e non ci sarà bisogno
di pulire:
le speranze svaniscono
in un baluginio di stelle…
Nota: Per i tanti amici che mi seguono con affettuosa attenzione, specifico che questi versi si riferiscono a una mia seria emergenza di salute dell’anno scorso, completamente superata, grazie al tempestivo intervento dei medici e dovuta alle inattese conseguenze di un’apparentemente banale affezione stagionale. Scrissi questa poesia durante la convalescenza, in cui, dopo aver sfiorato le ovattate soglie del coma, ebbi tempo di riflettere su quanto sia fragile la condizione umana e quanto labili siano desideri, progetti, speranze.
Mi rincuora che tutto sia passato
La poesia è cruda ma bella
Un abbraccio ♥
Rodrigo
Sì, per fortuna è passato tutto. Lo so, la poesia è cruda, ci ho pensato su, prima di pubblicarla, poi ho deciso di condividere l’esperienza, che almeno mi ha convinto più che mai della bontà del carpe diem: centellinare la vita giorno per giorno! Grazie Rodrigo buona serata.
Passaggi affilati, taglienti ma…molto belli!!!
Hai ragione…non riflettiamo mai abbastanza sul fatto che la nostra condizone sia inevitabilmente temporanea. ….O forse…è meglio così…??….
Grazie Marco! ho pensato a lungo se fosse o meno il caso di pubblicare questa poesia, proprio perché è così tagliente, come dici tu, poi mi sono decisa. La lezione di questa esperienza? Vivere giorno per giorno, assaporando di più i piccoli piaceri del quotidiano. Buona serata!
Le speranze svaniscono solo quando sono sostituite dai sogni, come dici tu, un baluginio di stelle, eppure c’è sempre qualcuno che spera al nostro posto, uomo o spirito o essenza di quella speranza che credevamo svanita. Il nostro mondo non si limita a quello che vediamo, le nostre percezioni non rilevano solo ciò che è reale, ma il nostro cervello è istruito a classificare le stelle come corpi celesti e la speranza solo come una virtù collegata al nostro modo di vivere. A volte occorrono esperienze estreme per acquistare consapevolezza.
Grazie per le tue parole così aperte a una dimensione che ancora stento a immaginare